Umberto Capotummino – Figli e bambini
Non ho incanti, escluso un tenero riflesso che tu mi dai.
Non ho incanti, escluso un tenero riflesso che tu mi dai.
“Papà, mamma, voglio andare a Parigi!”, esordii tutta fiera entrando in salotto.
Sarai tu domani il proseguo dei miei ieri.
Figli abbiate cura dei vostri genitori il rispetto e l’amore non si elemosina, si sente, è naturale, se non c’è non si può inventare. Basta solo ricordare che un giorno, come noi abbiamo fatto, è presto detto: genitori vi troverete ad essere, e se amore avrete dato vi sarà enormemente restituito.
Non c’è niente di più bello del sorriso di un bambino!Eh si i bambini sono bellissimi, ma prima o poi crescono, noi tutti cresciamo, e vorremmo tornare bambini, ma ogni anno che passa tutto e più bello, e tutto aumenta o si distrugge: convinzioni, amori, pensieri e parole tutto cambia, noi cambiamo… è la vita!
Quando la figlia si sposa, il padre perde la dote, ma riguadagna il bagno e il telefono.
Ella, deve sentirlo così, il suo piccolo! Lui, giace sempre nel suo cuore e nella sua Anima; fa parte di lei e con lei abita finché questo corpo che abbiamo si distruggerà per liberare entrambi ed insieme tornare al Padre. Stalle vicino, parlale, dalle tutto il tuo l’Amore e la comprensione per alleviarle il dolore!