Cinzia Coppola – Uomini & Donne
Una donna, una mamma, una moglie, non riesce mai ad arrendersi, ne tantomeno a sentirsi vecchia.
Una donna, una mamma, una moglie, non riesce mai ad arrendersi, ne tantomeno a sentirsi vecchia.
Il sorriso di una donna che ha appena ritrovato la forza di rialzarsi, credetemi non ha paragoni. Il suo sorriso adesso è più saldo, più forte. E non basterà una delusione a spegnerlo. Adesso sa quanto caro è il prezzo da pagare per ritrovarlo!
Il Signore Iddio chiamò a se Eva e disse: affido a te l’uomo, egli senza te non ha alcun valore. Sotto la tua guida sarà in grado di compiere imprese grandiose. Per lui vanto ed orgoglio, per te grande gioia e felicità.
L’ho visto arrivare, in quel momento il cuore ha iniziato a battere a mille, i suoi occhi verdi, i suoi capelli, le sue labbra, abbiamo iniziato a scriverci e non so se l’ha capito ma mi sono innamorata di lui.
Un uomo davvero innamorato della propria donna cerca di stupirla ogni giorno, anche se già sua. Soprattutto se già sua.
Eterna bambina nell’anima. Donna nella mente e nei pensieri. Femmina nei gesti, ma fottutamente bastarda quando qualcuno prova a prendersi gioco di me, o delle persone a cui voglio bene.
La verità ha due facce come l’uomo e la donna.
Perché la donna è come la musica, e chiunque la suoni bene o male capisce che l’eccellenza non è nel momento ma nella pratica.
Come potrei credere inferiore una donna se è stata una donna a darmi la vita.
Io di donne toste ne ho trovate cosi poche che le conto sulle dita di una mano.
Femmina benessere della vita. Nessuna donna è sterile rinnegherebbe l’essere donna. Solo la violenza potrebbe renderla sterile e calpestare la sua femminilità. Femminilità feconda in tutte le donne sempre e comunque nell’innato senso di maternità.
Una donna con carattere se deve dirti qualcosa te lo dice, e se vuole mandarti a fanculo te lo dice e ti ci manda pure!
Anche quando eri piccola, quando correvi per le strade con quello storpio e pensavi di essere così superiore, con i tuoi libri e le tue poesie. A che ti serve ora tutta la tua intelligenza? Cosa ti salva dalla strada, la tua intelligenza oppure io? Sono spregevole? Metà delle donne di questa città sarebbero pronte ad uccidere per avere un marito come me. Te l’assicuro.
“Tu hai paura, Nana” avrebbe potuto dirle. “Hai paura che io possa trovare la felicità che tu non hai mai conosciuto. E non vuoi che io sia felice. Non vuoi che io abbia una vita felice. Sei tu ad avere un cuore spregevole.”
Ogni donna ha in tasca un sorriso per ogni occasione. Tiene a portata di mano quello di circostanza, serve quando è quasi costretta a mostrarsi contenta. Poi un po’ più in fondo alla tasca c’è quello nostalgico. Lo indossa quando nessuno la guarda, quando i suoi pensieri volano al di la del cielo perdendosi tra ricordi lontani. In fine, ben nascosto in un angolino quasi introvabile, c’è quello più bello. Quello che riserva solo a chi è capace di scovarlo anche se nascosto in fondo a una lacrima. Quello che regala alle persone che ama e che la amano.
Sono una donna che difficilmente si accontenta del superfluo. Direte egoista? No, mi definisco “esigente”, soprattutto dopo aver capito d’essere stata troppo per chi non meritava nemmeno la mia semplice conoscenza.
Siamo noi donne ad essere sbagliate. Nelle scelte, nelle direzioni delle emozioni, nei vettori dei desideri, nella freccia del tempo dei sogni. Aspiriamo al dannato ed all’impossibile mentre il sereno ci passa accanto e non ce ne accorgiamo neppure.