Valentina Palmini – Silenzio
Bisogna imparare a stare in silenzio. O almeno imparare a tacere a noi stessi.
Bisogna imparare a stare in silenzio. O almeno imparare a tacere a noi stessi.
Il silenzio non pesa se a condividerlo sono due anime affini. Non c’è imbarazzo dei cuori quando si sta bene con qualcuno, chiacchierando o no non fa differenza. L’imbarazzo nasce solo tra estranei.
Alcuni silenzi hanno il sapore dell’ultimo saluto. Altri silenzi urlano “non mollare”!
I silenzi hanno molteplici significati. Possono significare sono stanco di dare spiegazioni a persone che non intendono capire. Sono triste, perché nessuno intende ascoltarmi. Sono distante perché nessuno riesce ad amarmi per quello che sono!
Non aver paura di non venir capito, non tutti possono comprendere i tuoi silenzi. Non dare a tutti la possibilità di toccare la tua anima e, se lo fanno, che lo facciano con delicatezza. La stessa con la quale entri tu a piccoli passi nelle loro vite. Circondati di chi sa apprezzarti, di chi trova tra le tasche il coraggio di parlare. Fidati di chi parla poco e dimostra tant. Fidati degli sguardi, degli occhi. Sai, a volte le parole e i sorrisi mentono. Soprattutto fidati sempre di te e del tuo istinto. Di certo non sbaglierai.
Prima del “grande silenzio” c’e sempre un “gran fracasso” di parole e di pensieri che chiedono di essere ascoltati.
Se a volte rimango in silenzio, è solo perché voglio evitare inutili discussioni, non perché mi vadano bene certe cose, sia ben chiaro!