Valeria D’Amato – Vita
I rapporti sono umani non virtuali.
I rapporti sono umani non virtuali.
La vita è la sorte in azione fino alla morte.
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.
Non si arresta questo tempo, ma possiamo far nostro un istante, fermando quell’attimo toccante che ci varca il cuore, quel respiro più forte, possiamo immortalare quell’alito di bene nell’anima, dove senza tempo, inciso per sempre resterà.
Credere in noi stessi, nelle nostre potenzialità, è la cosa migliore che possiamo fare. Non dobbiamo avere paura di tentare, di fallire. Non dobbiamo temere di cadere, se capitasse rialziamoci più combattivi di prima e proviamoci ancora, sempre.
Avevamo un mondo tutto nostro, accomunati da un modo particolare di vedere le cose, un mondo vero, seppur solo nostro. Come amiche avevamo le strade che suonavano una musica diversa ogni qual volta le calpestavi, in base al tuo livello di serenità, in base al materiale della scarpa, in base al tempo; Come luce avevamo gli occhi degli altri che ti dicevano quello che pensavano di te senza muoversi di una virgola, ti facevano capire quando secondo loro ti saresti dovuto fermare per un attimo a riflettere su alcune cose. Come bussola avevamo la calma, oggetto utile e conveniente per compiere qualsiasi cosa, facevamo tutto con la nostra calma in tasca, persino correre e sorridere… va be, avete mai visto qualcuno correre di corsa? Come casa avevamo il silenzio, l’unico modo per sentirci tutti assieme uniti, una prova generale di come capirci senza fare una mezza mossa, e non ci fraintendevamo mai. Come vita avevamo i nostri sorrisi, non importava di che colore fossero o quanti respiri facessero, l’importante era vederne sempre molti. Il nostro mondo.
Adesso sono l’attimo di un’espressione, il fuggire di un’emozione, il suono della passione, il pensiero della soddisfazione, un momento di distrazione, una spinta di rivoluzione, una pentola a pressione, una risata in fibrillazione, un silenzio di alienazione… Adesso sono… in trasformazione.