Valeria Rossi – Angelo
Non necessariamente ogni angelo ha un paio d’ali ed è invisibile ai nostri occhi… il più delle volte ci sta accanto solo per alleviare le sofferenze di questa vita.
Non necessariamente ogni angelo ha un paio d’ali ed è invisibile ai nostri occhi… il più delle volte ci sta accanto solo per alleviare le sofferenze di questa vita.
Sono tante le volte in cui vorrei essere un angelo, per guardare nel cuore della persone. Sono tante le volte che lo vorrei, anche per far vedere il dispiacere che hanno lasciato nel mio cuore chi ho non c’è più a cui io ho voluto bene.
Guarda… forse accanto a te c’è un angelo.
Angelo, angelo, angelo. Perché diavolo la chiamano così. Quella lì non aveva timor di Dio come l’angelo del tempio. Era una sanguisuga, un abominio, una piaga della città, proprio come le piaghe che infliggeva alle sue vittime, che non guariscono più.
Non sono un angelo e non pretendo di esserlo. Non è uno dei miei ruoli….
Nulla ci rende perfetti, ma con l’aiuto di un’angelo tutto si può perfezionare.
Grande è la potenza che gli fu conferita da Ilùvatar, ed egli era coevo di Manwë. Era dotato dei poteri e della conoscenza di tutti gli altri Valar, ma li volgeva a perfidi scopi, e sperperava la propria forza in atti di violenza e tirannide. Chè bramava Arda e tutto quanto vi si trovava, agognando al trono di Manwë e al dominio sui reami dei suoi pari. Dallo splendore decadde, a causa dell’arroganza, al disprezzo per tutte le cose, salvo se stesso, spirito funesto e impietoso. La comprensione egli la trasformava in sottigliezza, onde pervenire e sottomettere alla propria volontà quanto gli servisse, fino a diventare mentitore svergognato. […]Ma non era solo. Molti dei Maiar, infatti, vennero attratti dal suo splendore nei giorni della sua grandezza, e gli rimasero fedeli anche nella sua tenebra; e gli altri li corruppe in seguito, asservendoseli con menzogne e perfidi doni.