Vera Santoro – Tristezza
Purtroppo, quando sei troppo buono, lo sei anche con chi lo merita, e alla sofferenza si aggiunge la rabbia di non riuscire a essere diverso.
Purtroppo, quando sei troppo buono, lo sei anche con chi lo merita, e alla sofferenza si aggiunge la rabbia di non riuscire a essere diverso.
Non è colpa mia se non riesco più a credere a niente. La colpa è di chi mi ha illuso infinite volte, di chi diceva di predicare la verità proferendo solo bugie, di chi ha preso senza dare, di chi ha riso mentre piangevo, di chi mangiava mentre digiunavo, di chi amava mentre io ero sola, di chi non mi ha ascoltato, di chi non mi ha curato, di chi non mi ha sorretto, di chi mi ha delusa, di chi mi ha derisa. La colpa non è mia!
Diventa strano il mondo. Quasi somiglia ad un deserto quando quella persona ti manca realmente!
Capita che il dolore equivale a urla silenziose, da uno stomaco svuotato da ogni sazietà.
Tristezza accompagnatrice dei pensieri di molte persone, perché non te ne vai?
Un cuore solitario vaga nell’oscurità della fragilità delle emozioni.
Non puoi neanche immaginare, quanto sia difficile camminare con un coltello piantato nello stomaco, e far finta che sia solamente mal di pancia.