Vera Somerova – Morte
Non ho paura della morte… è il non vivere più quello che mi terrorizza.
Non ho paura della morte… è il non vivere più quello che mi terrorizza.
Non mi sono mai uccisa prima quindi non cercate precedenti.
Queste due donne erano molto diverse fra loro, ma in questo non differivano punto: tutt’e due sapevano indubbiamente che cosa fosse la vita e che cosa fosse la morte e milioni di persone lo sapevano come loro. La prova che esse sapessero con certezza che cosa fosse la morte stava nel fatto che esse potevano avvicinare i moribondi senza dubbi e senza paura. Invece Levin e gli altri come lui non lo potevano, perché avevano paura della morte. Se Levin si fosse trovato solo con suo fratello lo avrebbe guardato con terrore e con maggiro terrore avrebbe aspettato, senza sapere che cosa fare. Non sapeva che dire, dove guardare, come camminare. Parlare di cose strane era sconveniente, parlare della morte era impossibile ed impossibile era tacere. “Se lo guardo penserà che l’osservo, che ho paura; se non lo guardo penserà che ho la mente altrove; se cammino in punta di piedi gli dispiacerà; e se cammino come se niente fosse sembrerò brutale”. Kitty non pensava a sé, non ne aveva il tempo; pensava a lui.
Quando il mio cuore smetterà di battere, io non smetterò mai di esistere.
Gli attimi prima di morire sono sicuramente i più difficili se ne siamo consapevoli.
Manifestiamo senza remora alcuna, il coraggio di recarci in luoghi di morte e dolore, quasi avessimo la necessità di sentirci partecipi di una tragedia.
In punto di morte non piangete, è l’ora della gioia.