Vera Somerova – Poesia
L’ispirazione è sempre maledettamente fuggevole… Credi d’averla ma se appena appena ti distrai lei vola via, farfalla impazzita che si beffa di te.
L’ispirazione è sempre maledettamente fuggevole… Credi d’averla ma se appena appena ti distrai lei vola via, farfalla impazzita che si beffa di te.
Non scrivo parole e non dipingo forme e colori per piacere alle persone né per farmi dire brava; condivido emozioni, questo è tutto.
Il poeta non è colui che cerca la rima, ma colui che scrive con la penna del cuore quando il cuore detta.
Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia.
L’immaginazione non ha frontiere, vola alta con le ali della fantasia e tutto si trasforma in poesia…
L’occhio del poeta, in una felice ispirazione, spazia dal cielo alla terra, dalla terra al cielo; e mentre l’immaginazione riconosce la figura di cose sconosciute, la penna del poeta le trasforme in forme, e dà alle cose astratte una sistemazione terrena e un nome.
Perché scrivo…Scrivere, per me, è aprire i cassetti della memoria, dove ho riposto tante cose, nonostante la mia giovinezza… Scrivere mi fa molto spesso fuggire da questo mondo crudele e caotico senza morire… Un mondo troppo materialista, fatto di apparenza ed esteriorità, in cui si è, soltanto se si ha qualcosa… Un mondo indifferente ed egoista che non da più speranze e futuro a noi giovani… Un mondo che non ha nessun rispetto né per gli anziani, né per la salute, né per la natura. E, prima di finire, faccio mie le parole di Luca de Pieri: “Sono giovane e pieno di entusiasmo e scrivere per me è un modo per fare uscire le emozioni e le sensazioni che ho dentro; per questo motivo mi definisco più un paroliere che un poeta…”