Roberto D’Agostino – Verità e Menzogna
Mostrami quello che sei, non ciò che vuoi.
Mostrami quello che sei, non ciò che vuoi.
Le parole hanno un prezzo. Soprattutto quando le spari a zero. Prima ti diverti, poi saldi il conto!
Non è necessariamente importante stanare il ciarlatano, in quanto, prima o poi si sputtana da se.
Alle voci rumorose di menti confuse, ogni tanto il mondo contrappone il suono del silente, che scuote la realtà con verità assordanti.
Una bugia è la radice del tuo seme.
La fede è solo un altro giro di dadi su questo tavolo lurido di menzogne.
Da ciò che si legge, si sente, si guarda oppure da esperienze nostre o da qualcun altro, si deduce una cosa sola e cioè: volenti o dolenti siamo tutti intimamente come le scimmie che vogliono far odorare al prossimo l’odore della propria cacca, ossia, diversamente uguali e ugualmente diversi in quanto animali “umani” o tali solo di nome. Chiudiamo un occhio sulle stupide divergenze che ci sono su certe argomenti polemici e provocatori e impariamo a rispettare per essere rispettati.
Il giorno si avvale della facoltà di non rispondere, ma la notte no, sentenzia ogni risposta.
Le bugie hanno le gambe corte, ma più che altro io le gambe te le tronco.
Parliamo tutti di verità, di sincerità, di dire le cose come si sentono, e il risultato qual è? La solitudine, quella più triste perché ti rendi conto che è dipesa dal fatto di aver seguito la tua idea andando nella direzione opposta e magari più difficile di quella degli altri. E poi pensi: chissà se non avessi detto la verità!
Credi sempre a tutto, al nemico, all’amico, al conoscente a al deficiente. Lascia che la verità degli altri ti scivoli lentamente dalle orecchie alle vie urinarie e finisca nell’unico posto dove è possibile conservarla: nella bianca porcellana di un wc.
Amo la sincerità perché anche se a volte mi ferisce so che nel tempo mi avrà solo aiutato a crescere e capire.
E poi ci sono quelli che ovunque riescono a trovare significati nascosti. Ma non vi è mai passato per l’anticamera del cervello che a volte le cose possono essere esattamente come le vedete?
Forse rifiutiamo certe riflessioni per paura di non poter più vivere serenamente la nostra bugia.
Essere e apparire: è un’ipocrita menzogna. La realtà è un’altra: essere e sparire, che equivale all’essere represso e il dover essere per il bene della convivenza sociale, e non del singolo.
A volte sbagliare è la cosa più corretta che si possa fare.
Un illusione è quando pensi che qualcuno possa essere speciale, ma non lo è.