Silvia Nelli – Verità e Menzogna
Perché le parole verità e rispetto ad alcuni piacciono solo quando gli fa comodo.
Perché le parole verità e rispetto ad alcuni piacciono solo quando gli fa comodo.
Chi fa progetti è un illuso, chi non fa niente e passa le giornate nell’indifferenza ha compreso.
Per ricostruire credibilità ed allontanare qualsiasi sospetto sui suoi legami con la corruzione e l’arricchimento personale, la Chiesa deve svegliarsi e liberarsi al più presto possibile dalla classe politica corrotta e malata e non solo, ma anche dalla sua eccessiva opulenza e ingiustificabile prepotenza, cioè prima che sia veramente troppo tardi o rischi di cadere in una buca senza via d’uscita.
Siamo tutti “vagabondi” in cerca di un posto “fisso” nel cuore di qualcuno.
La verità è così sublime che solo pochi la propagano.
Non ricercare mai la bellezza su un viso, quella può ingannare, cercala invece dentro un anima, quella è la bellezza che non sà mentire.
La verità non si nasconde mai. E se non riesci a vederla, è solo perché ha bisogno di essere toccata.
Le nostre più sincere verità giacciono in fondo al pozzo del silenzio.
Alla prima bugia dovremmo scappare, evaporare. Invece restiamo, paladine dei grandi sentimenti che poi vanno a fanculo. Crocerossine di cuore spappolato. Il nostro. Alla prima bugia dovremmo rispondere con un pugno e voltare le spalle. Invece restiamo e perdoniamo. Perdoniamo sempre noi. Tranne noi stesse. Ma le storie che si basano su omissioni e menzogne, in quelle vi affondano.
Il diavolo è il padre della menzogna. Dice la verità solo quando ti accusa dinanzi a Dio per il tuo peccato.
È il nascere che non ci voleva, ma ora è il crescere che non ci vuole. Fortuna che ci vorrà la morte.
Tutte quelle persone. Cosa fanno? Cosa pensano?Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse altro che per questo, dovremmo amarci tutti quanti, e invece no. Siamo terrorizzati e schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla.Per imparare non c’è niente di meglio, dopo uno sbaglio, che raccogliere le idee e andare avanti. E invece quasi tutti si fanno prendere dalla paura. Hanno così paura di sbagliare che sbagliano. Sono troppo condizionati, troppo abituati a sentirsi dire quello che devono fare. Prima in famiglia, poi a scuola e per finire nel mondo del lavoro.A volte non hai il tempo di accorgertene. Le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti.Siamo sottili come carta. Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente. E questo è il bello e il brutto, il fattore tempo. E non ci si può fare niente. Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni e non cambierà una virgola. Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione, ma forse anche questo è sbagliato. Magari pensiamo troppo. Sentire di più, pensare di meno.
Ora adopra la metà delle sue facoltà a illudere se stesso e l’altra metà a dare un’apparenza di ragione alle sue illusioni.
Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell’uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l’opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
Ho un debole per le persone “semplici”.
Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale.
Solo il tempo restituisce la verità e la bugia? Resta per sempre nel mondo del nulla!