Veronica Ceglia – Vita
Esisto sulla faccia della terra, esisto per chi mi vuole bene, esisto per chi mi odia, esisto per chi non mi sopporta, fatevene una ragione.
Esisto sulla faccia della terra, esisto per chi mi vuole bene, esisto per chi mi odia, esisto per chi non mi sopporta, fatevene una ragione.
La luce è per me sempre più metafora di sviluppo interiore. Gli occhi aperti sul mondo sono la condizione necessaria e sufficiente per godere dello spettacolo più affascinante mai visto: la natura in continua evoluzione.Parlare della luce è come parlare di vita.
So di certo che viaggiando mi allontano da me, tanto da perdermi di vista. E questo mi dà pace ma nello stesso tempo mi inquieta.
Siamo tutti come palloncini, solo che gli altri hanno qualcuno che tiene il loro filo, che non li fa volare via. Può capitare che, per delle insicurezze o degli errori, quel filo scappi di mano a qualcuno, ma subito lo riprendono e, avendo provato la paura di perderlo, da quel momento non se lo fanno più scappare. Il mio filo invece è libero, vola nel vento, senza una mano che lo tenga. Magari qualcuno prova a prenderlo, ma non ci riesce, gli scappa di mano e io vado sempre più su, mi allontano.
[…] più una cosa è importante per noi, più grande è la paura di poterla perdere!
Giornate riportate su una tastiera ripercorrono una vita di cui si conosce solo la genesi. Cercano di risaltare i periodi di riflessione alla scoperta di cio” che chiuderà il ciclo con la parola Fine.
È opportuno pensare che la parte migliore della vita sia nascosta dietro l’angolo. Resta a noi farla venire allo scoperto.