Vincenza Vitale – Stati d’Animo
Una delle soddisfazioni più grandi della vita è veder fallire, chi ti vuole demolire.
Una delle soddisfazioni più grandi della vita è veder fallire, chi ti vuole demolire.
Solitudine, brutta compagnia?Ma no! La solitudine è una mia cara amica…lei non mi tradisce,lei mi conosce meglio di qualunque altro,sopporta i miei sbalzi d’umore,posso persino sparlare di lei…poi pensa che,mi ci posso aggrapparee la posso anche lasciarequando qualcuno viene a bussare alla mia porta…La solitudine ha la consapevolezza che prima o poi tornerò da lei!
La sensibilità dell’intelletto è più utile, ma quella del cuore è più preziosa.
Ho curvato ogni mia parte, intenzione, sogno perché aderissero ai tuoi palmi. Ho misurato le parallele di strade tutte uguali e contato i passi nei vicoli, ho girato gli angoli e tracciato le perpendicolari. Non ho avuto soluzioni, ma ho fatto scorta di alternative, ho creduto nel caotico caso e nell’anima a soqquadro. Ho ascoltato le parole che non mi hai detto e le tue lacrime di certi umori storti. Un’esitazione o due. Tre parole o quattro. Sono rimasta clandestina e sequestrata. Incespico ancora tra le cose guaste e poche, tra le mezze allusioni che sono valse più dei discorsi interi. Nell’incertezza tra scomparire e rimanere, ho tolto luci e definizioni, lasciando i calchi alla penombra in uno spiraglio frastagliato di impressioni accennate. Rifletto le mani sulle pareti, gioco con le forme, racchiudendo nuvole nella stanza vuota. Un cielo col tetto a volta e l’aria che sa d’intonaco non più fresco. Anche l’attesa ha avuto un contrattempo. Ho scritto molto sui fogli raccattati da chi li accartocciava per distruggerti e ho ripreso tutte le tue parole per farle mie, scrivendo un rigo sopra e aggiungendo dell’altro spazio bianco perché tu continuassi con l’inchiostro e il tempo nuovo. Ho dimenticato do mettere a posto i fogli. E le finestre si aprono sempre all’improvviso. Ora lo so.
Mi hai baciata. mentre guardavo le nuvole, passare basse. e il vento stravolge chiare le foglie. Mi hai baciata, mentre guardo, fra un battito zoppicare, e l’altro la cascina, velata nella campagna nebbiosa. Ti ho baciato, mentre sfidi il vento, e i tuoi capelli indicano, ai vortici la loro strada. Ti ho baciato, mentre dormi dolcissimo, nel tuo profumo vittorioso, di future parole.
Sdraiata nel mio letto, guardo fuori l’inverno che passa, mi sento una barca alla deriva nel mare della vita.
Ho perso talmente tanto che adesso mi basta ritrovare solo me stessa.