Vincenzo Cataldo – Tristezza
Alla tristezza ci si abitua, alla disonestà mai.
Alla tristezza ci si abitua, alla disonestà mai.
Si è soli, quando quell’io non riesce più a tenerci compagnia.
Il pianto più disperato è quello che teniamo dentro e che nessuno deve vedere, perché ne abbiamo un sacro pudore.
Le cose più belle sono state scritte con il sangue, il cuore pieno di dolore e l’anima colma di lacrime.
A volte il dolore, e l’unica cosa che mi tiene compagnia.
Gocce, cadono scandendo i giorni, il silenzio assordante della solitudine dilania il cuore, il sipario si chiude per nasconder le lacrime color cremisi che sgorgano dagli occhi, l’anima si abbandona senza combattere alle paure, mi chiudo in me stesso per difendermi dal mondo, mi chiudo in me stesso per evitare di parlare con chi mi è accanto, mi chiudo in me stesso per evitare di amare.
Cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un po’ di tempo e ci riderai su.