Vincenzo Costantino – Sorriso
Ridi perché alla fin dei conti di tutta questa cattiveria che circonda il mondo non te ne frega niente.
Ridi perché alla fin dei conti di tutta questa cattiveria che circonda il mondo non te ne frega niente.
Una trentina di anni fa una mamma legge la lettera del figlio militare ad altre donne che dice; Cara mamma, dopo aver fatto il CAR a Pisa sono stato a Lucca e Ancona. A quel punto la madre, disperata, si rivolge alle donne dicendo; uh mamma mia, povero figl mie è stat appis e allucca ancora.
Il sapere troppe cose spesso ti porta a pensare, il pensare ti porta ad agire…
Il sole sta calando, ma il mio cuore mi ricorda che finché ci sarà il tuo sorriso il mio sole non calerà mai…
Un sorriso improvviso spunta sulle labbra. Tu pensi e trovi quei gesti così ridicoli che il sorriso diviene una risata.
Aspettare. La metro, una telefonata, le vacanze, una risposta. L’attesa ha i suoi colori, l’azzurro sereno di qualche giorno di libertà dopo tanto faticare, il rosso acceso di un bacio, il grigio di quell’uomo che si fa tanto aspettare, il giallo allegro di una serata insieme, il nero di un no dopo aver tanto sperato che fosse un sì. A pensarci bene tutte le attese della nostra vita sono come un arcobaleno, se provi a salirci e fai lo scivolo ti accorgerai che non c’è molta differenza tra aspettare un sole o un temporale, nel mezzo ci sono sempre e solo sette colori. Poi c’è un altro colore: quello del tuo sorriso, e non deve aspettare che abbia smesso di piovere per uscire allo scoperto. Sorridi.
E ridere per la prima volta nell’accorgerti che quando stai bene smetti di farti domande, smetti di chiedere e di volere a tutti i costi risposte.