Vincenzo Costantino – Tristezza
Che importanza vuoi che abbia stare dentro una folla, se alla fine ti senti solo.
Che importanza vuoi che abbia stare dentro una folla, se alla fine ti senti solo.
Sei sola, eppur hai scelto tu questa tua solitudine, l’hai voluta tu, si vero l’hai scelta tu, perché? Quante volte te lo sei chiesta? Hai dimenticato! Palese è la risposta, forse, solo forse perché eri stanca stanca d’essere in compagnia e sentirti egualmente sola!
C’è aria gelida per il meteo freddo dei cuori e il vento che soffia proviene dalle gelide anime che strisciano sulla terra!
La tristezza non è reale, è il riflesso del nostro istinto, quello umano che ci è costretto, quello che ci porta sotto.Noi che tendiamo al lieto fine, veniamo maledetti nel viaggio, capitani di vascelli che affonderanno d’orgoglioci svegliamo più vecchi, e non più saggi. Mai più saggi. Ed è tutto buono e giusto, perché c’è un purgatorio che ci aspetta, e a noi basta, e la morte ci hanno addestrato a festeggiarla, per scongiurarla, per ignorarla.
Questo mondo è pieno di persone con il sorriso sul volto e il dolore nel cuore.
Come può un istante rimanere intrinseco nell’anima? Io non lo so. Guardo la mia vita andare avanti, ma ciò nonostante, quel poco che ho avuto di te è dentro me, come una cicatrice indelebile.
Non cerchiamo la “luce” intorno a noi, quando dentro di noi abbiamo solo “buio”.