Vincenzo Sansone – Vita
Abbiate la compiacenza di chiudere gli occhi svelando il vostro più vulnerabile sguardo a colei che amandovi vi ha regalato la quiete che dolcemente vi culla. Ora è il tempo di sognare. E nulla più.
Abbiate la compiacenza di chiudere gli occhi svelando il vostro più vulnerabile sguardo a colei che amandovi vi ha regalato la quiete che dolcemente vi culla. Ora è il tempo di sognare. E nulla più.
La vita è strana, un giorno ti senti soddisfatto, credi di essere arrivato; il giorno dopo ti ritrovi in fondo al baratro.
Per ognuno di noi esiste un giorno della vita in cui il nostro sguardo è stato lo specchio della nostra felicità e della nostra forza. È quello sguardo che dobbiamo catturare e mostrare sempre per poter rivivere quel giorno che lo ha reso tale in tutti i giorni della nostra vita, per camminare di pari passo con la vita, e non dietro di lei.
Quando una volta andati via si arriva poi alla fine del percorso, cosa ci si aspetta?
La mia vita è solo mia, sebbene molta gente creda di poter vantare dei diritti su di lei. Posso capire che la vostra di vite non vi piaccia o non vi basti ma almeno non dite che lo fate “per il mio bene”
È meglio amare per un minuto e ricordarselo per l’eternità che amare per una vita intera ed odiarne il ricordo.
C’è una diavoleria tecnologica che consente di comunicare con dispositivi tra loro compatibili, gratuita, esclusiva, immediata, la cui batteria può durare anche novanta anni, disponibile in differenti forme e colori. Mi pare si chiami sguardo.