John Keats – Vita
Oh se solo potessi avere una vita di sensazioni invece di una vita di pensieri!
Oh se solo potessi avere una vita di sensazioni invece di una vita di pensieri!
Non si devono mai fare progetti, soprattutto per il futuro.
Essere completamente liberi e, allo stesso tempo, completamente dominati dalla legge è l’eterno paradosso della vita umana.
Dove sono finiti coloro che si sposavano e restavano sposati, e tiravano su una famiglia per venti, trenta, quaranta, cinquant’anni? Perché le cose vanno diversamente. Forse perché siamo tutti allevati in giardini recintati. Siamo stati protetti contro la vita. Non ci è stato permesso di vedere che cos’è la vita… come se la vita fosse una terribile bruttura… e per questo siamo stati allevati dietro muri artificiali, in giardini pieni di fiori e di meraviglie. Solo quando arriviamo all’adolescenza, ci arrampichiamo su quel muro e scopriamo di non avere gli strumenti per sopravvivere alla realtà.
Io non ho problemi. Li creo.
1.RETTA CONOSCENZA, che vi da gli strumenti necessari per il vostro viaggio.2.SAGGEZZA, per usare la conoscenza accumulata nel modo che meglio servirà alla scoperta della vostra presenza e del vostro presente.3.COMPASSIONE, per accettare glia altri, che possono avere una mentalità diversa dalla nostra, con gentilezza e comprensione, mentre con loro e in mezzo a loro percorrete la vostra strada.4.ARMONIA, per accettare il flusso naturale della vita.5.CREATIVITÀ, per aiutarvi a capire e a riconoscere nuove alternative e sentieri inesplorati.6.FORZA, per resistere alla paura e continuare ad avanzare senza garanzie di ricompensa.7.PACE, per mantenervi centrati.8.GIOIA, per permettervi di cantare a di ridere e di danzare lungo l’intero cammino.9.AMORE, che sarà ala vostra guida costante verso il più alto livello di conoscenza di cui è capace l’uomo.10.UNITÀ, che ci porta al punto di partenza… il luogo dove noi siamo uniti a noi stessi e a tutte le cose.
Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto.
La conoscenza dell’uomo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi.
La differenza tra la vita e un copione cinematografico è che il copione deve avere un senso.
Gesù diceva: “Se volete cercare la vita, cercatela dentro di voi”.
Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.
Niente è come la giovinezza. Gli uomini di mezza età sono sotto ipoteca della vita, i vecchi si trovano nel suo ripostiglio. Ma i giovani sono i Signori della Vita. La giovinezza si trova di fronte a un regno. Ogni uomo nasce re, ma la più parte degli uomini muore in esilio, proprio come la più parte dei re.
Perdere la fanciullezza è perdere tutto. È dubitare. È vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo.
Io non so né perché venni al mondo, né come, né cosa sia il mondo, né cosa io stesso sia. E s’io corro ad investigarlo, mi ritorno confuso d’una ignoranza sempre più spaventosa.
Ciò che per il bruco è la fine del mondo per tutti gli uomini è l’inizio della vita.
Viviamo senza conoscerne il perchè eppure viviamo.
Nella vita è importante che gli altri ti vengano incontro, così sai da che parte spostarti.