Anonimo – Vita
L’ottimista ama la vita, il pessimista… la conosce!
L’ottimista ama la vita, il pessimista… la conosce!
Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l’effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.
L’handicap è una parte del mondo e non un mondo a parte.
Non preoccuparti della vita, perché comunque non puoi uscirne vivo.
Riocordate che ognuno è sacerdote di se stesso…
Più ti allunghi la vita, più te la restringi.
La vita è una cosa grandiosa e deve essere vissuta a fondo perché si può vivere una volta sola!
I fiori della vita non sono che apparizioni. Quanti passano senza lasciar traccia, quanti pochi danno frutti e quanti pochi di questi frutti diventano maturi! Eppure, fratello mio, possiamo noi trascurare, disprezzare i frutti maturi, e lasciarli marcire inutilizzati?
“Ecco le tue solite fantasie – disse Alberto – tu esageri tutto, e in questo caso hai per lo meno il torto di paragonare il suicidio di cui ora è questione, con delle grandi gesta, mentre esso non può esser considerato che come una debolezza, poiché certo è più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa”.Ero sul punto di interrompere il discorso, perché niente mi mette così fuori dei gangheri come vedere qualcuno armato di insignificanti luoghi comuni mentre io parlo con tutto il cuore. Pure mi contenni, perché molte volte ho sentito addurre quell’argomento e me ne sono indignato; risposi dunque alquanto vivamente: “Tu lo chiami una debolezza? Ti prego, non lasciarti ingannare dall’apparenza. Puoi chiamare debole un popolo che geme sotto il giogo di un tiranno se, infine, fremendo, spezza le sue catene? Un uomo che nel terrore di vedere la sua casa in preda alle fiamme sente le sue forze centuplicate, e solleva facilmente dei pesi che a mente calma potrebbe appena muovere? E uno che nel calore dell’offesa ne affronta sei, e li vince, tu lo chiami debole? E, mio caro, se lo sforzo costituisce la forza, perché lo sforzo supremo dovrebbe essere il contrario?”
Più di una volta io sono stato ebbro, le mie passioni non sono lontane dal delirio, e di queste due cose io non mi pento perché ho imparato a capire che tutti gli uomini straordinari che hanno compiuto qualcosa di grande, e che pareva impossibile, sono stati in ogni tempo ritenuti ebbri o pazzi. Ma, anche nella vita comune è insopportabile sentir dire, ogni volta che qualcuno sta per compiere un’azione libera, nobile, inattesa: “Quell’uomo è ubriaco, è pazzo!”.Vergognatevi, uomini sobri e savi!
Si vive per amore di un qualcosa che sta accadendo ora.
Non c’è nulla al mondo che sia un problema, che non porti con sé anche un dono. Noi abbiamo bisogno dei problemi, perché abbiamo bisogno dei loro doni.
Giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.
Quando un uomo siede un’ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.
Questa vita è un ospedale in cui ogni paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto.