Vittorio Giovanni Rossi – Progresso
A me la storia piace immaginarla; così ho proprio la certezza che non ci siano trucchi, e sia veramente falsa.
A me la storia piace immaginarla; così ho proprio la certezza che non ci siano trucchi, e sia veramente falsa.
Il mondo cambia grazie a chi mette in dubbio i propri limiti, non limiti ai propri dubbi.
Nella società che, illusoriamente, tende al raggiungimento della perfezione, in cui l’uomo, incapace di confrontarsi con il senso del limite, deve vincere sempre e a qualsiasi costo, la debolezza è vista non come una condizione normale e mutabile, bensì come una colpa. Ma la forza stessa che ignora di poter venir meno, a un certo punto, non è forse un ostacolo ancor maggiore della debolezza primaria?
Ci lamentiamo negli anni delle mutevoli stagioni, e assecondiamo l’irragionevole metamorfosi dell’umanità dirottata su pericolosi sentieri.
Questo mondo, questa cultura, questo sistema, non potrà più permettersi un Einstein né un Gesù.
La gente affascinata dall’idea di progresso non sospetta mai che ogni passo avanti in quella direzione è anche un passo sulla strada della vita.
Libertà… una parola così pura e assurda, in questo mondo di torbidi schiavi globalizzati.