Walter Di Gemma – Guerra & Pace
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
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Usciamo da un conflitto per riprenderne un altro, ma non è così che si onora la vita.
La Guerra non si combatte con le armi ma con la pace.
Se l’uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l’uomo.
Il giorno in cui l’esercito chiuderà le sue porte, allora prevedo un mondo di pace.
Certe persone sono nocive per loro stesse e non se ne rendono nemmeno conto. Incapaci di qualsiasi comprensione, si sentono al contrario esempi di onestà e correttezza; non una parola sbagliata, non un gesto fuori posto, oneste a prescindere e al di sopra degli altri, meravigliandosi ogni volta della loro (vera) solitudine.
Io non ho mai veduto città che non desideri la rovina della città vicina: niuna famiglia che non voglia sterminare qualche altra famiglia. Per tutto i deboli hanno in esecrazione i potenti, innanzi ai quali s’avviliscono, e i potenti trattano quelli come le pecore, di cui si vende la lana e la carne. Un milione d’assassini arruolati, corre da una parte all’altra dell’Europa, esercitando l’omicidio e la ruberia con disciplina, per guadagnare il pane, perché non hanno più onesto mestiere; e nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l’arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.