Walter Di Gemma – Guerra & Pace
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
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“Amare” ed “esserci” sono due cose essenziali; anche se chi amiamo ci dice: Non ne ho bisogno!… sta mentendo.Non te lo dirà mai, ma è proprio quello il momento in cui… se ami, ci devi assolutamente essere!
Pace: una parola così piccola racchiude la felicità del mondo intero!
Io non ho mai veduto città che non desideri la rovina della città vicina: niuna famiglia che non voglia sterminare qualche altra famiglia. Per tutto i deboli hanno in esecrazione i potenti, innanzi ai quali s’avviliscono, e i potenti trattano quelli come le pecore, di cui si vende la lana e la carne. Un milione d’assassini arruolati, corre da una parte all’altra dell’Europa, esercitando l’omicidio e la ruberia con disciplina, per guadagnare il pane, perché non hanno più onesto mestiere; e nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l’arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari.
Guardatevi da quelli che non sbagliano mai, sono i peggiori.
Non amo le mentalità troppo chiuse, ma nemmeno quelle troppo aperte, soprattutto quando entrambe non si lasciano guidare dal buon senso. Preferisco la via della moderazione, anche se le persone faticano a rimanere nel mezzo, preferiscono prendere posizioni estreme, in positivo o in negativo, assumendo atteggiamenti di arroganza che riescono a convertire in torto ogni possibile ragione.
“Amare” ed “esserci” sono due cose essenziali; anche se chi amiamo ci dice: Non ne ho bisogno!… sta mentendo.Non te lo dirà mai, ma è proprio quello il momento in cui… se ami, ci devi assolutamente essere!
Pace: una parola così piccola racchiude la felicità del mondo intero!
Io non ho mai veduto città che non desideri la rovina della città vicina: niuna famiglia che non voglia sterminare qualche altra famiglia. Per tutto i deboli hanno in esecrazione i potenti, innanzi ai quali s’avviliscono, e i potenti trattano quelli come le pecore, di cui si vende la lana e la carne. Un milione d’assassini arruolati, corre da una parte all’altra dell’Europa, esercitando l’omicidio e la ruberia con disciplina, per guadagnare il pane, perché non hanno più onesto mestiere; e nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l’arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari.
Guardatevi da quelli che non sbagliano mai, sono i peggiori.
Non amo le mentalità troppo chiuse, ma nemmeno quelle troppo aperte, soprattutto quando entrambe non si lasciano guidare dal buon senso. Preferisco la via della moderazione, anche se le persone faticano a rimanere nel mezzo, preferiscono prendere posizioni estreme, in positivo o in negativo, assumendo atteggiamenti di arroganza che riescono a convertire in torto ogni possibile ragione.
“Amare” ed “esserci” sono due cose essenziali; anche se chi amiamo ci dice: Non ne ho bisogno!… sta mentendo.Non te lo dirà mai, ma è proprio quello il momento in cui… se ami, ci devi assolutamente essere!
Pace: una parola così piccola racchiude la felicità del mondo intero!
Io non ho mai veduto città che non desideri la rovina della città vicina: niuna famiglia che non voglia sterminare qualche altra famiglia. Per tutto i deboli hanno in esecrazione i potenti, innanzi ai quali s’avviliscono, e i potenti trattano quelli come le pecore, di cui si vende la lana e la carne. Un milione d’assassini arruolati, corre da una parte all’altra dell’Europa, esercitando l’omicidio e la ruberia con disciplina, per guadagnare il pane, perché non hanno più onesto mestiere; e nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l’arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari.
Guardatevi da quelli che non sbagliano mai, sono i peggiori.
Non amo le mentalità troppo chiuse, ma nemmeno quelle troppo aperte, soprattutto quando entrambe non si lasciano guidare dal buon senso. Preferisco la via della moderazione, anche se le persone faticano a rimanere nel mezzo, preferiscono prendere posizioni estreme, in positivo o in negativo, assumendo atteggiamenti di arroganza che riescono a convertire in torto ogni possibile ragione.