Walter Di Gemma – Musica
Il momento più triste dello spirito è quando non si ha bisogno di musica.
Il momento più triste dello spirito è quando non si ha bisogno di musica.
Ci sono persone che, pur avendo le nostre idee, ci contraddicono solo per il gusto…
La musica è il mio sangue ed io sono le vene che la trasportano…
Ero una bambina, quando ho iniziato a scrivere su fogli di calendario senza conoscere le lettere, non capivo nemmeno il senso della musica, non conoscevo le note, ma suonavo. Non a tutte le donne piacciono i gioielli, né avere armadi colmi di scarpe, borse, vestiti, né ricevere fiori o regali, e io sono una di quelle donne che, da bambina a oggi, ho riempito i miei cassetti di quaderni, fogli e biro colorate, nel mio armadio conservo alcuni libri e la mia chitarra; che mi è arrivata come dono in un giorno qualunque, e in certi momenti è la migliore compagnia che io possa desiderare, la suono senza saper suonare, eppure la musica che ne esce mi avvolge in un tenero abbraccio, come quello del silenzio della notte, quando mi sveglio per scrivere.
Uno degli errori che facciamo, è quello di agire per far sì che nessuno intorno a noi soffra, meno noi stessi. Non tenere mai conto della nostra felicità, scambiando questo nostro diritto naturale per egoismo verso gli altri, è anche l’errore più grande.
È incredibile che effetto devastante ha la musica su di me.
Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Lo stomaco è il maestro che dirige la grande orchestra delle nostre passioni. Mangiare, amare, cantare, digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita.