Walter Di Gemma – Politica
I politici continuano ad aprire tavoli, dovrebbero incontrarsi all’Ikea.
I politici continuano ad aprire tavoli, dovrebbero incontrarsi all’Ikea.
La cosa peggiore è quando si è soli in due.
Il trono dei parlamentari italiani capitolerà, nell’agognato momento in cui affideremo al presidente della repubblica, quei poteri decisionali, volti alla tutela dei bisogni della collettività. Sin quando questo non avverrà, andremo avanti come una tartaruga e continueremo ad osservare quella bilancia, in cui la ricchezza economica risulta sproporzionatamente concentrata nelle mani candide, prive di calli di chi abbiamo designato con le nostre mani, mani che risultano provate dalla fatica per riuscire (quando si ha fortuna) a portare quell’essenziale.
Ci vogliono incoscienza e coraggio per dire che “si cercano accordi fra le parti politiche” quando queste non rappresentano più che pochi credenti, mentre fuori dai palazzi monta la rabbia. Rabbia che, pur essendo forte, è infinitamente inferiore a quella di chi ancora e per ora tace.
Dio ci protegga in un paese dove mentre vorremmo mandarli via tutti ce ne sono già altrettanti e forse più a voler prendere il loro posto.
La vera arte del governo consiste nel non governare troppo.
Ma se in parlamento ci sono mafiosi e la mafia si combatte con le leggi e le leggi sono fatte dal parlamento forse qualcosa non quadra.
La cosa peggiore è quando si è soli in due.
Il trono dei parlamentari italiani capitolerà, nell’agognato momento in cui affideremo al presidente della repubblica, quei poteri decisionali, volti alla tutela dei bisogni della collettività. Sin quando questo non avverrà, andremo avanti come una tartaruga e continueremo ad osservare quella bilancia, in cui la ricchezza economica risulta sproporzionatamente concentrata nelle mani candide, prive di calli di chi abbiamo designato con le nostre mani, mani che risultano provate dalla fatica per riuscire (quando si ha fortuna) a portare quell’essenziale.
Ci vogliono incoscienza e coraggio per dire che “si cercano accordi fra le parti politiche” quando queste non rappresentano più che pochi credenti, mentre fuori dai palazzi monta la rabbia. Rabbia che, pur essendo forte, è infinitamente inferiore a quella di chi ancora e per ora tace.
Dio ci protegga in un paese dove mentre vorremmo mandarli via tutti ce ne sono già altrettanti e forse più a voler prendere il loro posto.
La vera arte del governo consiste nel non governare troppo.
Ma se in parlamento ci sono mafiosi e la mafia si combatte con le leggi e le leggi sono fatte dal parlamento forse qualcosa non quadra.
La cosa peggiore è quando si è soli in due.
Il trono dei parlamentari italiani capitolerà, nell’agognato momento in cui affideremo al presidente della repubblica, quei poteri decisionali, volti alla tutela dei bisogni della collettività. Sin quando questo non avverrà, andremo avanti come una tartaruga e continueremo ad osservare quella bilancia, in cui la ricchezza economica risulta sproporzionatamente concentrata nelle mani candide, prive di calli di chi abbiamo designato con le nostre mani, mani che risultano provate dalla fatica per riuscire (quando si ha fortuna) a portare quell’essenziale.
Ci vogliono incoscienza e coraggio per dire che “si cercano accordi fra le parti politiche” quando queste non rappresentano più che pochi credenti, mentre fuori dai palazzi monta la rabbia. Rabbia che, pur essendo forte, è infinitamente inferiore a quella di chi ancora e per ora tace.
Dio ci protegga in un paese dove mentre vorremmo mandarli via tutti ce ne sono già altrettanti e forse più a voler prendere il loro posto.
La vera arte del governo consiste nel non governare troppo.
Ma se in parlamento ci sono mafiosi e la mafia si combatte con le leggi e le leggi sono fatte dal parlamento forse qualcosa non quadra.