Wilhelm Weischedel – Filosofia
Filosofare tanto vale quanto problematizzare e mettere in discussione quel che si spaccia per verità indubitabile ed ovvia.
Filosofare tanto vale quanto problematizzare e mettere in discussione quel che si spaccia per verità indubitabile ed ovvia.
Se in ogni circostanza non rapporterai la tua azione al fine secondo natura, ma, nella scelta o nel rifiuto, ti indirizzerai ad altro fine, le tue azioni non saranno in coerenza con le tue parole.
Non pretendere ciò che ti manca, ma cerca di meritare ciò che hai.
Nella vita una persona può avere tutto o niente, è solo diversa la prospettiva.
Come quasi tutti gli ex-marxisti della mia generazione, ero un neofita del liberalismo, e nel mio entusiasmo semplicistico e ignorante lo usavo come una mazza. In sostanza, non facevo altro che adoperare il liberalismo per semplificare indebitamente la realtà, più o meno come si faceva pochi anni prima usando il marxismo. Rimaneva invariato l’atteggiamento psicologico, la presunzione semplificante. Avevo cambiato le mie idee per rimanere identico a me stesso. Di fronte alla richiesta di occuparsi seriamente e concretamente dei problemi delle donne, degli omosessuali, della gente scura di pelle, l’importante era disporre di un’elegante via di scampo. Non era poi così essenziale che, mentre anni prima la scappatoia era l’appello alla lotta di classe e a una perfetta rivoluzione, negli anni ottanta, con la crisi del marxismo, si fosse resa disponibile un’altra chiave universale: l’assolutezza dei criteri formali di uguaglianza. La sicumera rimaneva identica a se stessa.
Si incomincia a scrivere, quando ti accorgi che è meglio far leggere al quaderno che ricorda, che far sentire al vento che non ascolta.
Figli! Se i genitori sono storpi non vergognatevi di loro; siate, invece, orgogliosi per quello che hanno fatto e fanno per voi.