William Blake – Desiderio
Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perché il loro desiderio é abbastanza debole da poter essere represso.
Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perché il loro desiderio é abbastanza debole da poter essere represso.
Darei chissà cosa per rivivere la mia vita, però stavolta mi godrei più intensamente i miei errori e continuerei a non pagare le multe.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Calore infinito che si alimenta dai saturi vapori del tuo alito, respiro che nutre questo focolare che senza quiete arde, spargendo il suo fuoco in ogni angolo dei nostri corpi. Dimena forte le sue faville attraverso le arterie che arrivando diritte al cuore infuocandolo di te, zampilli accesi che scendono giù a marcare le pareti della mia anima, graffiti incisi a fuoco da questa passione arroventata che non ha tregua.
Qual più bel dono il desiderio, desidero di essere, per essere, ad essere, nell’essere.
Essere accecato dalla sua luce, ma volerla comunque raggiungerla.
È difficile competere con il desiderio del proprio cuore, perché ciò che anela è spesso invisibile agli occhi.