William Shakespeare – Amico
In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.
In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.
Meravigliosa è la nostra amicizia, è grande e così gradita! Ti voglio tantissimo bene.
Ma se non mi ami lascia che mi trovino. Meglio che il loro odio tolga la mia vita, e non che la tardi senza il tuo amore.
Di recente ho scoperto una cosa: i veri amici sono quelli che ci stanno accanto quando accadono le cose belle. Essi si schierano dalla nostra parte, gioiscono per le nostre vittorie. I falsi amici sono quelli che compaiono soltanto nei momenti difficili, con una triste espressione di “solidarietà”: in realtà, la nostra sofferenza serve a consolarli per le loro vite miserabili.
Dicono che gli angeli custodi esistono: ecco, con questo ho detto tutto, tu sei l’angelo che mi veglia quando sto male che mi consola con il suo affetto, solo un angelo può capirmi, solo la vita può avermi dato te.
Una tra le funzioni principali di un amico consiste nel subire, sotto una forma più dolce e simbolica, i castighi che vorremmo, ma non possiamo, infliggere a un nemico.
Ma Amore è cieco e gli amanti non vedono le dolci follie che commettono.