William Shakespeare – Destino
Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.
Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.
Il destino è solo il mazziere che serve le carte. Sta a noi giocatori avere la capacità e sopratutto l’intuizione di “calare” al momento opportuno la mano vincente.
Prova – un istante – a chiudere gli occhi. Cosa vedi? Non solo il buio, scorgi anche una strana luce o delle luci, vero? Ecco! Oltre il nero degli occhi chiusi c’è un orizzonte luminoso che pulsa.
Dio non può imporre sostituzioni all’amore. Solo l’odio lo farebbe. Specialmente quando è un ammasso di letame drogato di spirito come Lui. Questo non è un mio pensiero. È verità matematica eterna. Se non accetta quello che è, può farsi un altro po’ di spirito. Lo estrae con la Croce e se lo sniffa per bene. Si sentirà molto meglio…
O sonno che ha sempre gli occhi aperti e non è mai sonno! Questo l’amore…
Tutti abbiamo fallito, tutti, nessuno escluso. Fa male il fallimento? A me fa più male il rinunciare, il non provare e la resa. Voglio fallire milioni di volte mentre lotto, ma mai andarmene in silenzio dietro un coraggio che non sono riuscito a trovare.
Il problema del futuro è che generalmente assomiglia troppo al passato.