William Shakespeare – Destino
Domandarsi perché il giorno è giorno, la notte è notte e il tempo è tempo non sarebbe che perdere la notte, il giorno e il tempo.
Domandarsi perché il giorno è giorno, la notte è notte e il tempo è tempo non sarebbe che perdere la notte, il giorno e il tempo.
Non decidi tu di nascere, studiare, innamorarti, ammalarti, morire, sei una nullità.
Ciò che la gente, comunemente, chiama destino è, per lo più, soltanto l’insieme delle sciocchezze che essa commette.
Il bello del passato è che lo si può costruire solo andando avanti.
E poi cammineremo insieme, mano nella mano perché in fondo è come se fossimo due bambini che osservano la meraviglia che unisce le loro vite e che procedono nel mondo, aiutandosi, se uno dei due inciampa e cade.
I genitori ai tuoi occhi sembrano sempre immortali ma quando poi su un letto ti chiedono aiuto e li vedi soffrire pensi che anche la loro vita ha un termine e ti accorgi che la morte esiste…
Sono stato rapito dagli angeli del tempo e portato nella dimensione oscura…Divenendo un’anima dannata, nel ricercare per anni te.O mia donna demoniaca, tutto alla fine ha un senso…Senti l’amore? Viviamo la morte, è il nostro destino.