William Shakespeare – Felicità
Sono sempre felice. Sapete il perché? Perché non mi aspetto niente da nessuno. Le aspettative feriscono sempre.
Sono sempre felice. Sapete il perché? Perché non mi aspetto niente da nessuno. Le aspettative feriscono sempre.
La felicità è un pezzetto di desiderio che portiamo nel nostro cuore, perché l’immensità della vita, la sua continuità è affidata alla nostra volontà. La vita è semina, attendendo che nasca il fiore, figlio dell’amore.
La felicità esiste. Ne ho sentito parlare.
Ho commesso il peggior peccato che si possa compiere: non sono stato felice!
Il mio cuore è così stretto al tuo, che del mio col tuo si può…
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all’indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
Essere felici è un’arte che disimpariamo ogni giorno, quando mettiamo il piede in una pozzanghera e invece di ridere ci preoccupiamo delle scarpe, quando non guardiamo un arcobaleno perché dobbiamo guidare e non possiamo fermarci, quando una falena diventa un fastidio e non più qualcosa di cui meravigliarsi, quando lasciamo che il mondo diventi una preoccupazione e non qualcosa da guardare con curiosità e gioia. La felicità arriva così, ogni giorno e se non la si riconosce diventa rimpianto. Rimpianto per tutte quelle volte in cui avremmo potuto essere felici ma non lo abbiamo fatto. A essere felici ci vuole allenamento.