William Shakespeare – Lavoro
Non farmi sentire delle bugie: non s’addicono a nessuno, tranne a un commerciante.
Non farmi sentire delle bugie: non s’addicono a nessuno, tranne a un commerciante.
La società non si cura dell’individuo che nella misura in cui esso renda. I giovani lo sanno. La loro ansietà nel momento d’affrontare la vita sociale è simmetrica all’angoscia dei vecchi al momento in cui ne sono esclusi.
Nei tempi passati si lavorava per vivere e si viveva per lavorare, oggi si vive e basta, lavori o non lavori.
Sono solo un uomo in mezzo a questo mondo avido, mi guardo intorno e vedo solo mostri con il potere al di là delle loro ambizioni, come crearsi una personalità avida senza scrupoli, con l’amore per le cose materiali e i soldi, come arrivare a crearsi tutto ciò, non siamo umani, siamo macchine, fondati per lavorare, non per amare. Siamo schivi del lavoro e dei soldi.
Niente di peggio che lavorare a orario fisso: si produce scrittura burocratica.
Dubita che le stelle siano fuoco… ma non dubitare mai del mio amore.
Che io sia dannato se non l’amo con tutto il cuore,perché essa è saggiase io…