William Shakespeare – Libri
Perché essere onesto, in un mondo come quello in cui viviamo, significa esser qualcuno scelto in mezzo a diecimila.
Perché essere onesto, in un mondo come quello in cui viviamo, significa esser qualcuno scelto in mezzo a diecimila.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.
Fino a tanto che avrete qualche cosa di vostro, e che il vostro livore contro il borghese non proverrà da altro che dal vostro rabbioso bisogno d’essere borghesi a vostra volta, non sarete degni mai della felicità.
Mi saprebbe dire per caso dove vanno le anitre quando il lago gela? Lo sa, per caso?
Questa volta Dio non ce l’ha con me. Mi ha gettato nel mondo della mia testa per farmi superare la paura di me stessa. Non voglio deluderlo. Fanculo la paura, fanculo me stessa. Sono più forte io. E non permetterò che un sentimento mi uccida lentamente.
Odorano di dimenticato le periferie. Ed è la stessa sensazione che ho cucita addosso.
Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore, di rado riescono a mantenersi seri.