William Shakespeare – Morte
Un uomo può morire solo una volta: a Dio noi dobbiamo solo una morte.
Un uomo può morire solo una volta: a Dio noi dobbiamo solo una morte.
Vorrei per gioco strapparmi il cuore, e cogliere in quel lungo e intenso attimo l’essenza di quel dolore, che a volte si prova per un’amore perduto o ancora peggio per un amico deceduto. Per l’emozioni vissute che sembran sbiadite dal tempo tiranno che l’ha logorate, ma mai cancellate. Sfoglio nel diario dei ricordi, trovo gli amici che avevo, l’incontro oggi in un triste mutismo, ma mamma mia allora quanto ridevo, un lacrima inumidisce il mio viso, che con il mio cuore i ricordi aveva sfogliato, per trovare un amico ormai sopito in un sonno eterno e nel marmo scolpito.
La paura della morte rende l’uomo un essere metafisico.
I veri artisti crescono anche dopo la loro morte.
Quel che amore tracciò in silenzio, accoglilo, che udir con gli occhi é finezza d’amore.
Mi vesto di nero perché è morta l’intelligenza.
La realtà che percepiamo è ricostruita attraverso sinapsi; quando qualcuno per noi importante viene a mancare in realtà occuperà per sempre quel posto nel nostro cuore.