William Shakespeare – Paradiso & Inferno
L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.
L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.
Il diavolo si nasconde nei dettagli.
Mia invece, mia ti ho amata, mia lodata,perché eri mia ero fiero, tanto miache io…
Il nostro fine è la nostra fine, non ci sono altre alternative. Dite che ho poca fantasia, beh allora non andrò in paradiso, ma voi però andrete all’inferno.
Io taglierei una tua foto in tanti pezzetti, per mandarli in cielo e farli diventare stelle, in modo che tutti si innamorino della notte e del cielo come ho fatto io.
Tre porte ha l’inferno: lussuria, ira, avarizia.
Prima che giunga la morte della persona odiata, si passerà sempre per i funerali innumerevoli delle persone amate, quelle che erano parte del cuore, quelle con cui si erano condivisi i sogni, e tempi spensierati. Alla fine senza ritorni, con le scarpe consumate, sopra sterminati cimiteri di acqua e sangue, si scoprirà che quella persona neanche è mai esistita, e il vero male da cui si voleva proteggere il mondo, altro non era che il proprio.