William Shakespeare – Politica
Mentre i leoni fanno la guerra e battagliano per le loro tane, i poveri innoqui agnelli scontano la loro inimicizia.
Mentre i leoni fanno la guerra e battagliano per le loro tane, i poveri innoqui agnelli scontano la loro inimicizia.
La vendetta della storia è più terribile della vendetta del segretario generale più potente.
Un innocente che marcisce in carcere rende marcia tutta la società, un colpevole che cammina libero la offende.
Un bel giorno il partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque, e voi avreste dovuto crederci. Era inevitabile che prima o poi succedesse, era nella logica stessa delle premesse su cui si basava il Partito. La visione del mondo che lo informava negava, tacitamente, non solo la validità dell’esperienza, ma l’esistenza stessa della realtà esterna. Il senso comune costituiva l’eresia delle eresie. Ma la cosa terribile non era tanto il fatto che vi avrebbero uccisi che l’aveste pensata diversamente, ma che potevano aver ragione loro. In fin dei conti come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?
La destra spara a zero sulla magistratura, la sinistra difende a spada tratta la magistratura. Il conto della imbecillità di entrambi lo paga il paese.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all’iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
Non siamo obbligati a credere in tutto ciò che dice la chiesa, figuriamoci se dobbiamo prendere come vangelo la costituzione oppure l’idea di democrazia dei nostri politici.