Anaïs Nin – Vita
E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare.
E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare.
Guardo inerme il dividersi del mondo fra bene e male cercando di carpire il significato reale della parola vita di cui Dio ci avrebbe fatto dono, un mondo in cui però, non c’è il tempo necessario per imparare, in quanto, la vita stessa è troppo breve.
Dopo una vita passata a lottare, da combattente, alla fine, per stanchezza o per i tanti dubbi accumulati nel tempo, da combattente diventi un combattuto.
Graffiandomi l’anima ho imparato a ricucirla. Graffiandomi il cuore ho imparato ad amare, come mai prima d’ora. Cercavo me, mentre vagavo nel vuoto di questa vita… e solo dopo essermi persa, nel buoi dell’esistenza, ho ritrovato me stesso.
Nella mia vita non cancellerò mai l’attimo in cui ci siamo conosciuti.
La consapevolezza è una missione a cui nessuno potrà mai sottrarsi.
In fondo noi siamo prigionieri come nuvole in balia del vento vaghiamo in un infinito pronti a rifletterci o a riversare l’anima nel cielo di un’intera vita.