Gigliola Perin – Desiderio
Perdermi nei tuoi occhi, ritrovarti nella mia pelle, sentirti nel mio cuore.
Perdermi nei tuoi occhi, ritrovarti nella mia pelle, sentirti nel mio cuore.
Mai ci perderemo, un giorno vedrai, ci ritroveremo, sarà come tornare bambini. Io sono già in viaggio verso te.
Il cielo ha cambiato colore. Pioggia incessante cade. Un lampo illumina il giorno, il rombo di un tuono in lontananza. Ed io mi lascio bagnare dalle lacrime del cielo. E m’accorgo che io stessa sono pioggia nel vento.
Chi di noi dà ascolto all’inno del ruscello quando parla la tempesta?
Irrefrenabile passione, voglia di aversi, incominciando dai nostri sapori, da noi.
Un sorriso improvviso spunta sulle labbra. Tu pensi e trovi quei gesti così ridicoli che il sorriso diviene una risata.
Quello che qualcuno chiama “sogno”, “utopia”, “impossibile”, “bei desideri”, “delirio”, “pazzia”, qui, nella terra dello Yaqui, si è sentito con un altro tono, con un altro destino. E c’è un nome per questo di cui parliamo ed ascoltiamo in tante lingue, tempi e modi. C’è una parola che viene dall’origine stessa dell’umanità, e che segna e definisce le lotte degli uomini e delle donne di tutti gli angoli del pianeta. Questa parola è libertà.