Michelangelo Da Pisa – Desiderio
Non credo sia timidezza, sai? Quando la tua pelle è a portata di bacio, vocali e consonanti si aggrovigliano irrimediabilmente in gola ed esplodono nei miei occhi, in miriadi di scintille di desiderio.
Non credo sia timidezza, sai? Quando la tua pelle è a portata di bacio, vocali e consonanti si aggrovigliano irrimediabilmente in gola ed esplodono nei miei occhi, in miriadi di scintille di desiderio.
A volte mi chiedo dove la trovo io, quella voglia di sperarci ancora.
E corri… e vivi… e azzanni la vita più che puoi per gustartela, bella o brutta che sia…E io sto correndo.Scavalco mura di infamie, di dolore e di ricordi…E mi avvicino sempre più alla metà… stancandomi, senza mai fermarmi.
Vorrei perdermi ancora negli occhi tuoi. Sentire le tue braccia avvolgere i miei fianchi. Le carezze della tua lingua sul mio collo, sfiorare le tue labbra con le mie e capire se il tuo sapore non è cambiato. Vorrei addormentarmi sul tuo corpo per svegliarti con il sapore della mia pelle, quanto lo vorrei, ma tu resti il più bel sogno.
Ragione e cuore sono due capoluoghi del mio corpo collegati dalla Salerno-Reggio Calabria.
Si dice sempre: meglio starei a non averti conosciuto, ma spesso il dolore di un addio, dopo quello che si è provato, esplode in una bomba di adrenalina che ti fa rimettere in gioco e sarà pure la rabbia che hai dentro, la voglia di fargli dire nel rincontrarti… forse ho sbagliato.
Santa fortuna che vegli sugli uomini senza virtù, vienimi a trovare.