Mariella Buscemi – Desiderio
Ogni tanto, di notte, ci si rompe dentro. Si sente, allora, l’estremo bisogno di lavarsi di ciò che si è avuto addosso, per avere la sensazione di potersi fare toccare da ciò che si desidera davvero.
Ogni tanto, di notte, ci si rompe dentro. Si sente, allora, l’estremo bisogno di lavarsi di ciò che si è avuto addosso, per avere la sensazione di potersi fare toccare da ciò che si desidera davvero.
Stabilisci se qualcosa sia necessario o meno secondo i parametri del: quanto mi Và, quanto non mi Và? Quanto mi piace, quanto no? Secondo me, per esperienza, bisogna più seguire il gusto, il necessario imbriglia dentro le cesoie del sacrificio.
Il sole sorge ogni giorno, nelle giornate tristi, in quelle uggiose, ti apre il cuore alla speranza.
Quando qualcosa colpisce la nostra persona riusciamo ad assorbire il colpo anche se tra occhi lucidi, paura che attanaglia il cuore come in una morsa, ma rimboccandoci le maniche. Quando qualcosa, invece, colpisce i nostri affetti più cari, dobbiamo trasformare il senso d’impotenza in puro potere: poter agire, supportare, amare più che mai, non solo curare, ma prenderci cura, proteggere e, soprattutto, “esserci”, sarà questo, infatti, uno dei farmaci più potenti e l’unico senza effetti collaterali.
Si dovrebbe cercare qualcuno non quando se ne ha voglia, ma quando, improvvisamente, ci viene in mente e allora non è il desiderio a parlare, ma qualcosa di più profondo che non ha voce.
Sorgo da origini già moribonde, figlia di figli interrotti, progenie barbara ed io, spezzata nei cordoni ombelicali, prematura, recisa, ad ingurgitare placenta buona e seme cattivo. Psicosi in eredità trasmessa per via epatica, sintomo delle lacerazioni e virus di deliri, ebola paterna, trasfusione di vizi e destini prefigurati. Genetica omicida.
E le ali mi diventano scapole e le scapole si sgretolano sotto il peso di piume irrorate di paure.