James Arthur Baldwin – Desiderio
Attento a ciò che scegli di desiderare, perché sarà senz’altro tuo.
Attento a ciò che scegli di desiderare, perché sarà senz’altro tuo.
E mi manchi ancor di piùse il tuo sorriso è laggiùpercepisco il desideriodi capitare proprio lìcircostanza casualeo coincidenza o chissà che.
Voglio essere mani e sudore che lascino solchi sulla pelle, una carezza e un orgasmo al cuore, tenerezza e dolcezza, un graffio che ti devasta dentro. Voglio essere gelosia che ti avvelena, ti sfianca. Ti fa perdere la ragione e ti piega in due, non ti fa dormire la notte. Essere stilla di sangue che cola lentamente, ti corrode l’anima, ti scorre in vena senza sosta e pulsa. Voglio essere tempesta e impeto di vento, attraversarti il respiro, lasciarti senza fiato. Voglio essere desiderata, rincorsa, presa e sbattuta nei tuoi sospiri. Essere amata e odiata come femmina e donna, la tua.
Soli, ma insieme; divisi, ma uniti; lontani, ma vicini, per sempre… indivisibili.
Lo stato che chiamiamo realizzazione è semplicemente essere se stessi, non conoscere o diventare qualcosa. Colui che si è realizzato… non può descrivere quello stato. Può solo esserlo.
L’uomo che con continui desideri sempre con festa aspetta la nuova primavera e sempre la nuova Astarte, sempre nuovi mesi e nuovi anni, parendogli che le desiderate cose venendo siano troppo tarde, ei non s’avvede che desidera la soddisfazione.
Se perdiamo qualcosa di importante sarebbe bene riprenderla anziché combatterla.