Carlo Peparello – Destino
Gli ostacoli servono a ricordarci che siamo cavalli, non somari.
Gli ostacoli servono a ricordarci che siamo cavalli, non somari.
Se vuoi la Luna da chi ami non chiedergliela. Faresti la figura di chi pretende….
Non definirei ridicolo niente di quello che non conosco in prima persona. Per quanto mi riguarda mi affascinano più le domande impossibili di quelle possibili, anche perché alle seconde le risposte spesso richiedono meno coraggio.
Benché il destino faccia la sua parte, ognuno di noi è il capitano della propria anima!
Ho sempre sostenuto che la mia vita. La tu vita. Come quella degli altri. È come un giardino. Dove un giorno pianti un fiore. Il giorno dopo lo annaffi. Il giorno seguente lo pulisci e gli toglie l’erbacce. Mentre poi aspetti che quel fiore piantato cresce. Come l’anima ramifica le nostre emozioni. Sono attimi che fanno crescere le cose. La spontaneità si manifesta in grandi speranze.
Il cammino verso la luce è un cammino lungo e sofferto, e per vederla da vicino bisogna, ogni tanto, lottare contro il buio e contro una possibile mancanza o perdita di fede durante il suo percorso. Ma arrivare alla fine della strada, senza soccombere alla sfiducia e allo scoraggiamento, ne varrà la pena.
Sarebbe andando anche meglio di quanto si potesse sperare. Ma dopo l’infausto 1999 tutto è perduto nell’ipocrisia dell’autorità celeste, nella morte e caduta di ogni cosmo e realtà, che il Creatore ha il coraggio e la pazzia di chiamare vita.