Domenica Borghese – Destino
Evito le coincidenze della vita, sono sempre deludenti.
Evito le coincidenze della vita, sono sempre deludenti.
Il domani sarà il fiore coltivato in questa dura terra, a noi arare e seminare bene, affinché fiorisca e mai più perisca.
Rugiada del mattino, stella della sera, luna piena e luna nuova.Secondi, minuti, giorni, mesi, anni, decenni, secoli e millenni.Chissà se tutto questo durerà. Chissà se io sarò ancora qui alla fine dei tempi.
Silenzio e solitudine sono luoghi in cui mi rifugio per non farmi assediare dai rumori del mondo e da chi non mi ascolta o non mi capisce.
Non puoi spezzare un albero cresciuto nella tempesta. Troppo forti sono le sue radici per essere divelte. Meglio, o Destino, che ti accanisca contro quegli alberi di città, elegantemente vestiti ma vuoti dentro.
Il passato è ormai lontano, difficilmente mi siedo a meditare sulla strada che ho percorso. Non mi volto indietro per rivedere le mie orme tornare sui miei passi, non è nel mio stile.
Vuote astrazioni. Come la pioggia è la forma in cui si manifesta il temporale, ma prima d’esso non esiste, così lo spazio e il tempo sono le forme dell’universo in atto: nate con esso. Vuoto, è dunque la vuota cavallinità della nostra mente.