Monique Noir – Destino
Non si può essere padroni del proprio destino se prima non si è padroni di se stessi.
Non si può essere padroni del proprio destino se prima non si è padroni di se stessi.
Non si può godere del dolore altrui se non si è certi del proprio destino.
Pensieri comuni, parole sprecate, frutto di un pensiero e legati da azioni che dividono destini…
Non penso al mio futuro, lo sto vivendo ora.
Penso che, per quanto si possa sperare e insistere nel cercare il compagno o la compagna della propria vita, alle volte bisogna ammettere a sé stessi che le circostanze e i momenti del periodo non sono favorevoli, quando si è come bloccati da forze che impediscono la realizzazione di un incontro.
Non arrenderti alla crudeltà del destino, cerca di affrontarlo a viso aperto!
A volte, quando ti ritrovi quasi al punto di non ritorno succede qualcosa, quel qualcosa che ti obbliga a ritornare nei tuoi passi, anche se per poco. Poi accade l’assurdo, ti stupisci, e tutto crolla.Fino adesso che non avevi creduto al destino, ti ritrovi a rivalutarlo, ti ritrovi a pensare che forse esiste, probabilmente siamo solo noi che, a volte, lo manipoliamo. Il destino beffardo ci da più strade, come quella più semplice, quella del fuggire da tutto, quella egoistica. Oppure quella di rinunciare alla propria vita, alla propria salute per cercare di realizzare i propri sogni, gli stessi sogni che possano salvare, aiutare tanta gente. Ecco, il destino non è altro che una strada con tante vie, direzioni, siamo noi che, con la nostra auto decidiamo quale direzione percorrere. Siamo noi il nostro futuro, siamo noi il futuro di tanta gente. Tutto sta nel capire in tempo, nel saper scegliere la via giusta, anche se, a volte, la strada che si sceglie non sembra essere una strada asfaltata per noi uomini con delle normali citycar, ma una strada sterrata per chi possiede dei fuori strada. Bisogna solo attendere e percorrere con il proprio mezzo quella via. Scoprire se l’auto si danneggia oppure si rivela migliore di un fuoristrada.