Luciano Meran Donatoni – Destino
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Ricorda che qualunque cosa tu stia cercando non sempre arriverà nel modo previsto.
Davanti alla nascita o alla morte siamo nulla, non dipendono da noi, ma per il resto molto dipende da noi!
Il più delle volte le cose belle arrivano da chi non le anela.
Nessuno è più forte di un uomo che non ha più nulla da aspettarsi dalla sorte.
E, il tempo scorre, inesorabile, portando con sé, le “scorie” del quotidiano ambiguo ed ambivalente; alcuni felici di aver vissuto e sognato, altri alla ricerca della “pietra filosofale”, come me che, vorrebbe fermare il tempo, per divenire immortale!
Strano come la vitati possa sconvolgere in un attimoancora più strano parlare con la menteun potere che ti può uccidere o far brillarela scelta sta a noi.