Luciano Meran Donatoni – Destino
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Di solito si ottiene con tutta sicurezza e assai presto ciò che non si ha fretta di ottenere.
Tu sei un dolce incubo, che ha la capacità di far diventare le mie notti…
Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più.
Alcune scelte non te le toglierai mai più via dalla pelle, ed è inutile: continueremo sempre a seguire il cuore e il suo destino, per poi ritrovarci ancora su altre mille strade fatte di incertezze.
Ogni esperienza è un seme per il giardino della nostra vita. Eppure pochi ne sanno trarre un vero insegnamento, eppure pochi riescono a far nascere una grande pianta, e il seme marcisce, sprecando l’ennesima occasione di crescita personale.
Quanti abiti dobbiamo indossare per essere pronte a lasciarci andare. Quante volte il cuore si fermerà prima di battere per un unico amore. Forse poche, forse tante, ma quando questo succede lo senti dentro e sai che quell’abito non lo toglierai mai.