Enrico Coraci – Destino
Si nasce con metà del proprio destino già scritto, e non da noi.
Si nasce con metà del proprio destino già scritto, e non da noi.
Ripley era sola accanto al condotto e guardava la camera di decompressione aperta che aveva accanto. Ci fu un suono distinto, come di un campanello. Sulle prime pensò fosse dentro la sua testa, dove spesso si formavano strani rumori. Poi si ripetè più forte, questa volta seguito da un’eco. Sembrava provenire dalle profondità del condotto.
Siamo tutti un poco matti, ma se hai da fare con un matto vero, devi avere dei nervi d’acciaio per non soccombere. Se poi ci aggiungi una fetta di imbecillità, una porzione di frenastenia congenita, un’abbondante spruzzata di ignoranza; il tutto servito su un piatto di Alzheimer, allora che Dio ci salvi.
Tutto è possibile, anche che qualcosa sia impossibile.
Solo nella spensieratezza c’è la vera vita. Come quando non c’è più speranza, allora si vive appieno il tempo che resta.
Non affidarti mai ad una cartomanteper farti svelare il tuo destino:non riuscirà mai a leggerlo.È scritto in un libro,custodito in una cassafortechiusa con una combinazioneche nessuno conosce.
Un pezzo di legno resta a galla fino a che l’acqua non lo consuma ma un oggetto d’oro precipita nel fondo.