Francesco Iannì – Destino
Alle volte, il destino sa essere il peggiore degli strozzini: può far pagare interessi esagerati.
Alle volte, il destino sa essere il peggiore degli strozzini: può far pagare interessi esagerati.
Aromatico. Inaspettato. Crudele. Questo è il destino.
Il destino è spesso una comoda giustificazione per illuderci che tutto quanto accade non dipende da noi, ma da una forza misteriosa capace di trasformare i sogni in realtà e le nostre azioni in un fallimento.
Vorrei poter chiedere al mio destino a che punto sono i miei desideri.
Fino ad ora mi sono sempre “professata” uno spirito libero, ed è per questo che non posso stare ferma ad aspettare che la mia vita cambi, a meno che non stia ferma alla fermata dell’autobus.
A ogni uomo occorre soltanto una cosa per sentirsi vivo davvero: un cuore pulsante.
Parlami di te, parlami di questa solitudine, d’abitudine. Parlami di te, delle nostre mani che si intrecciano che dicono? Parlami del sole sui tuoi occhi, in ogni fiaba io ti seguirei senza far rumore, senza chiedere perché, solo per restarti accanto, solo per restare qui con te. Parlami di te, delle aspirazioni che svanisco, ma tornano. Dimmi cosa cerchi nella gente? Forse un’amicizia o forse no. Dimmi qualcosa sta inquinando i sogni tuoi e se ci sta rubando la freschezza di un sorriso tra di noi. Cè tanta musica, stai volando via, suoni impercettibili delle tue paure, delle mie contraddizioni. Noi oltre i limiti. C’è una nuova idea… siamo solo nomadi, in cerca di qualcosa, qualcosa che non troveremo mai.