Maria Pia Isgrò – Destino
Mi verrebbe da saltare da questo molo sul mare. Giù, dritto, sopra gli scogli e, infrangermi come fa l’acqua del mare ma… io sono acqua!
Mi verrebbe da saltare da questo molo sul mare. Giù, dritto, sopra gli scogli e, infrangermi come fa l’acqua del mare ma… io sono acqua!
Un sorriso mi sfugge dalle labbra, mentre mi accingo a commentare ciò che io definisco Destino.Questa parola ha una potenza che a volte sconvolge e spaventa anche chi, con i paraocchi, vive ogni giorno fingendo che non ci sia.Eppure, ogni istante della mia vita, ha un profumo che non ho chiesto di annusare, ha un sapore che non ho chiesto di gustare, ha un colore che non ho chiesto di vedere, ha un suono che non ho chiesto di ascoltare, ha un corpo che non ho chiesto di toccare!Io stesso ho una vita che non ho chiesto di vivere.Tutto ciò che rimane, è futile e infido, ma questo… questo, per me è Destino!
Si può essere felici anche solo con se stessi… felici di sentirsi un granello di sabbia con dentro un universo!
Una scelta è come un salto: ti spaventa, lo rimandi, ma se ti butti è libertà.
Fidatevi delle stelle, quelle che illuminano la vostra strada conoscono pure il vostro destino.
Quando l’incomprensibile diventa comprensibile, allora si che tutto diventa praticamente allucinante.
Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.