William Shakespeare – Destino
Domandarsi perché il giorno è giorno, la notte è notte e il tempo è tempo non sarebbe che perdere la notte, il giorno e il tempo.
Domandarsi perché il giorno è giorno, la notte è notte e il tempo è tempo non sarebbe che perdere la notte, il giorno e il tempo.
Ti puoi svegliare anche all’alba, ma ricordati che il tuo destino si è svegliato prima di te.
Ora… ora non resta che indossare nuovamente l’armatura e di spronare il mio cavallo, il cavallo del Mio Futuro, il cavallo del Mio Destino… affinché una nuova battaglia sia intrapresa, affinché la mia vita continui… in un senso o nell’altro, nella sconfitta o nella vittoria, nella ricchezza o nella povertà.
Essere saggio e amare eccede le capacità dell’uomo.
Il destino è quella porta socchiusa da cui ogni tanto puoi sbirciare. E allora vedi che nulla avviene per caso e che tutto ha un senso, anche quando sembra non averlo.
La vita è una giostra dove i cavalieri del destino armeggiano il nostro futuro.
Mattia lo sapeva. Sapeva tutto quanto, ma non riusciva a muoversi da dov’era. Come se, abbandonandosi al richiamo di Alice, potesse ritrovarsi in trappola, annegarci dentro e perdersi per sempre. Era rimasto impassibile e in silenzio, ad aspettare che fosse troppo tardi.