Franz Kafka – Destino
La forza che si oppone al destino é in realtà una debolezza.
La forza che si oppone al destino é in realtà una debolezza.
La sua vita non gli apparteneva più: era nelle mani del destino che se ne era appropriato un po’ alla volta, lasciandolo esausto ed inerme. Fu così che iniziò a nutrirsi del disprezzo che aveva verso se stesso per ciò che avrebbe potuto e che non aveva mai fatto e come un avvoltoio si avventò su ciò che di buono era rimasto: fu la fine:.
La vera domanda è… che cos’è il destino?È leggere il suo nome, o vedere cose che te lo ricordano quando cerchi di dimenticarlo?È sentire una frase che ti ha detto che ti fa pensare a lui?È trovarlo in giro quando ti eri detta di uscire per pensare ad altro?È… magia?
Soffiare contro vento è come mettere in discussione i propri ideali, è inutile, non cambierà nel lo spirare dell’aria ne i fondamenti del proprio pensiero.
Tutto appassisce e passa, ma tutto lascia il passo a nuove possibilità.
Se la fortuna ti accompagna puoi intraprendere quello che più ti aggrada.
Io credo che se l’Onnipotente ha lasciato ancora i suoi figli senza guinzaglio, per la solita coda, si ritroverà immerso in un guaio senza eguali in ogni tempo e in ogni luogo. Nemmeno il suadente odore del grasso gli risolleverà… lo spirito. Non sarebbe un forse, sarebbe la predizione del suo futuro.