Henrik Ibsen – Destino
ELLING: E, se mi é permesso chiedere, qual é il vostro destino? : Essere il tredicesimo a tavola.
ELLING: E, se mi é permesso chiedere, qual é il vostro destino? : Essere il tredicesimo a tavola.
Danzando sulle punte nella sabbia lascio le mie orme, si muovono in un respiro leggero. Polvere aleggia nell’aria parla di un tempo passato, che racconta di una vita in equilibrio tra piume di struzzo e granelli di sabbia.
C’era una stella che danzava e sotto quella sono nata.
Io sono nato in un periodo sbagliato. I miei principi mi locherebbero nel medioevo tra dame e cavalieri. Sarei sicuramente stato un cavaliere dall’armatura scintillante, brandendo una spada con lama lucente e uno scudo triangolare completamente lucente di cui spiccava il simbolo di un sole che sorge. Sarei stato un cavaliere di luce che porta solo bene e felicità.
Gli uomini in certi momenti sono padroni del loro destino.
Amore, vita, significato… la fine di tutto.
Il destino viene scritto nel momento stesso in cui si compie, e non prima.