Wilhelm Röpke – Economia e Finanza
L’economia di mercato è quel regime economico con il quale sta in piedi o crolla tutto il nostro sistema sociale e culturale.
L’economia di mercato è quel regime economico con il quale sta in piedi o crolla tutto il nostro sistema sociale e culturale.
La società italiana non è guarita dai mali più profondi: l’illegalità, la cultura mafiosa, l’egoismo dei clan, il nepotismo, il servilismo dei cortigiani. Cominciate a lavorare nel vostro ambiente più vicino per affermare un’idea forte di società civile, fondata su un patto di cittadinanza, il rispetto delle regole, della legalità. Non disdegnate le piccole cose, i gesti minuti della vita quotidiana: rispettando la coda senza fare i furbi, rilasciando (o richiedendo) la ricevuta fiscale. […] Sono le riforme dal basso che possono cambiare il sistema di valori dominante.
Quando proprio nessuna ricetta sembra più funzionare, la depressione crea una trappola di liquidità, il credito a tasso zero non rianima gli investimenti, allora è il momento di inviare squadroni di elicotteri a lanciare moneta sul paese. Più o meno quello che la Fed ha fatto negli ultimi 4 anni.
Le crisi economiche sono come il lievito: fanno fermentare le masse!
Tutto il mondo giace nel potere del denaro.
Mentre l’economia dei consumi si concentra sulla produzione-acquisto-rapido smaltimento, la nuova economia della frugalità si fonda maggiormente sulla produzione in proprio, sulla rinuncia al superfluo e sul ristabilire la rete di relazioni che permetta di vivere in una comunità. Vivere in modo frugale non vuole dire privarsi di tutto ma recuperare quello che si è perso mentre si rincorrevano falsi miti consumistici. La semplicità volontaria implica il consumare meno e meglio, in modo intelligente e consapevole, non il consumare meno e basta.
L’Euro non è nient’altro che il Marco Tedesco che ha cambiato nome.