Chiara Garbuglia – Figli e bambini
I bambini che scappano, si guardano alle spalle per vedere se il papà li rincorre. Se non lo fa, lo aspettano, fregandosene del vantaggio.
I bambini che scappano, si guardano alle spalle per vedere se il papà li rincorre. Se non lo fa, lo aspettano, fregandosene del vantaggio.
Anche io sono stufa, stufa, stufa di essere sempre sola, stufa che mi parli come se fossi la figlia della portinaia. Vorrei che mi guardasse come le altre madri guardano i propri figli, vorrei che la sera rimanesse accanto al mio letto per parlare prima di spegnere la luce, senza avere l’impressione che si posizioni come se seguisse un copione e avesse imparato le battute a memoria.Non voglio parlarle perché non ascolta, perché ha sempre l’aria di pensare ad altro, di essere persa nel suo mondo.Non voglio parlarle perché non sa più chi sono, perché sembra sempre domandarsi che cosa la leghi a me, quale sia il nostro rapporto.
Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell’infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.
I figli agli occhi della propria mamma sono sempre ragazzini. Anche se la mamma vuole nasconderlo, i suoi sguardi e le sue premure non riusciranno mai a mentire.
La vita, donna, non è nelle cose, la vita più preziosa cresce dentro di te.
Chissà se gli infanti apprezzano l’infanzia quanto gli adulti apprezzano l’adulterio.
L’onestà, il coraggio, la chiarezza, il rispetto e la sensibilità sono come l’educazione, si apprendono in casa, perché alla fine sei quello che ti vivi!